È da sempre un argomento molto dibattuto quello che riguarda l’attività fisica a stomaco pieno o vuoto, c’è chi sostiene che sia meglio affrontarlo a stomaco pieno per avere più energia, c’è chi sostiene che sia meglio affrontarlo a stomaco vuoto per bruciare più grassi.
Ma cosa dice la scienza?
Molti studiosi ritengono che allenarsi per 30-40 minuti prima di colazione sia un’abitudine molto utile per la perdita di peso. L’attività aerobica svolta a digiuno permette di bruciare i grassi accumulati agendo proprio a livello di metabolismo basale, e agendo molto anche a livello di benessere psicofisico.
Al mattino, dopo il digiuno prolungato della notte, il livello di zucchero nel sangue è molto basso, ciò permette di andare ad utilizzare un maggior quantitativo di grassi in termini energetici. Anche a livello ormonale il mattino è maggiormente favorevole, l’insulina è bassa e gli ormoni controinsulari sono alti, per cui viene favorito il dimagrimento.
D’altro canto, l’allenamento a digiuno potrebbe portare ad entrare in fase di catabolismo muscolare (processo che genera perdita di massa muscolare), motivo per cui può essere utile assumere qualche compressa di aminoacidi ramificati poco prima di allenarsi.
L’allenamento a digiuno può provocare, in alcuni casi, dei piccoli cali glicemici che si manifestano con giramenti di testa, senso di nausea o sudorazione fredda, nei soggetti che non sono abituati ad allenarsi in questa circostanza e soprattutto che non sono abituati in generale ad allenarsi. In questo caso potrebbe essere utile bere un po’ di acqua e assumere una piccola quantità di zuccheri (senza esagerare) per tornare velocemente a sentirsi meglio.
In alcuni casi potrebbe essere utile assumere del caffè o addirittura dei termogenici che andrebbero a stimolare ulteriormente l’attività lipolitica durante lo svolgimento dell’allenamento.
In conclusione:
L’ attività fisica a stomaco vuoto finalizzata al dimagrimento è sicuramente valida e preferibile, ma da eseguire in maniera graduale (soprattutto se non si è abituati) e tenendo in considerazione alcune accortezze, come il livello di idratazione e le temperature esterne.
fonte: eurosalus